Gabriele Ambrosio

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Gabriele Ambrosio (Torino 1844 - 1918) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Nato a Torino nel 1844, fu allievo all'Accademia Albertina di Vincenzo Vela. Per vivere, iniziò a lavorare negli studi degli scultori torinesi, in particolare Dini e Albertoni, come sbozzatore. Questo duro lavoro tuttavia gli consenti di perfezionarsi nell'arte difficile di lavorare il marmo, nella quale l'Ambrosio fu insuperabile. L'Ambrosio fu artista fecondo ed è soprattutto ricordato per i suoi monumenti celebrativi, che lo resero giustamente famoso per la loro ottima esecuzione e per la loro geniale concezione: a Saluzzo egli eresse il monumento a “Giovanni Battista Bodoni" e quello a "Diodata da Saluzzo"; in Ivrea scolpì il monumento al Generale Ettore Perrone di San Martino; in Magliano d'Alba scolpi il monumento di Vincenzo Troya; in Trofarello quello a Carlo Bo; a Mondovì innalzò due monumenti: a Giovanni Garelli e a Paolo Amilhau. Egli fu ricercatissimo e apprezzatissimo scultore di eccellenti monumenti funebri, per l'accuratezza dell'esecuzione. Nel Cimitero di Torino esegui i monumenti al dott. Alessandro Sella e alla famiglia di Eugenio Sella, al banchiere Felice Ruffinati, al dottor Giulio Paganini, all'incisore Luigi Farina, a Camillo Teppa, alle famiglie Demaria, Comba, Arnosio e Auxilia; nel Camposanto di Racconigi eseguì il bel monumento al maestro Badojra. Fu anche ritrattista valente per la spiccata rassomiglianza e celebri sono i suoi busti del poeta Angelo Brofferio, di Giuseppe Pomba nel Municipio di Torino, e del famoso scultore torinese Carlo Marocchetti acquistato nel 1888 dalla Società Promotrice di Belle Arti di Torino; una riproduzione di questo busto è conservata nella National Gallery di Londra. Gabriele Ambrosio è morto a Torino il 19 luglio 1918.

FONTE: Gli scultori italiani di V.Vicario

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